MERLO E MORGANDO, COL DIGITALE TERRESTRE RISCHIANO LE TV LOCALI

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”L’avvio del digitale terrestre richiede un intervento concreto del Ministero delle comunicazioni e dello Sviluppo economico per evitare che le Tv locali ne escano indebolite e di fatto azzerate”. Lo hanno detto oggi in un incontro con le testate locali piemontesi il segretario regionale del PD Gianfranco Morgando e Giorgio Merlo, vicepresidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

”In Piemonte una serie di problemi tecnici devono essere affrontati e risolti prima della transizione definitiva dal sistema analogico a quello digitale previsto per il prossimo settembre. Ci sono -spiegano i due esponenti Pd- asset industriali e livelli occupazionali da tutelare. Ci sono attività imprenditoriali storiche da salvaguardare. Occorre definire una road map dei problemi e degli inconvenienti tecnici riscontrabili sul territorio, dei possibili interventi che si richiederanno sugli impianti ripetitori per evitare che qualche Tv perda il segnale, o lo veda interferito da altri, o che gruppi di cittadini possa subire gravi disagi. Non si può procedere all’insegna del ”fare presto e ad ogni costo’ che sembra essere la parola d’ordine dei Ministeri competenti”.

”In particolare nella nostra Regione occorre pretendere che il Ministero renda pubblica questa road map con indicazione dettagliata dei problemi tecnici che si verificheranno affinché non ci siano rischi di oscuramento per nessuno. Insomma, in Piemonte l’avvio del digitale -concludono Merlo e Morgando- non può significare una riduzione del pluralismo né una potenziale crisi per le testate locali che restano una garanzia di professionalità, di ricchezza culturale ed informativa. Noi vigileremo e staneremo il Governo affinché intervenga per evitare il rischio di chiusura di molte testate giornalistiche locali”.

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