MEDIASET, CROLLANO UTILE (-85%) E PUBBLICITÀ (-10%)

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Crollo dell’utile e calo della pubblicità in Italia e Spagna. Sono dati negativi quelli di Mediaset che nel primo trimestre del 2012 si ritrova con ricavi scesi del 13,7% a 977,8 milioni di euro, mentre l’utile ha subito un ribasso dell’85% fermandosi a 10,3 milioni.
Nonostante le difficoltà economiche della Spagna, è proprio grazie alla penisola iberica che Mediaset è riuscita a ridurre il passivo. In Spagna l’azienda ha realizzato il doppio dei profitti (21,2 milioni di euro), con il contributo fondamentale dei 10 milioni di Telecinco.

L’azienda era pronta per i risultati negativi, ma il pesante segno meno non era atteso, tanto che ora non è facile capire cosa sia andato storito tra gennaio e marzo.
A pesare sono state soprattutto le perdite della tivù a pagamento – che ha registrato ricavi stabili a 131,1 milioni – che hanno eroso i profitti di quella commerciale. Tuttavia, secondo il nuovo standard contabile adottato dal gruppo, non è facile capire quanto incida la perdita di Mediaset Premium.

«Il mercato delle pay tivù», ha spiegato Marco Giordani, direttore finanziario di Mediaset, «è in forte calo e anche Sky, secondo le nostre stime, sta retrocedendo allo stesso modo. Stiamo puntando su meno clienti con una redditività maggiore».
Tuttavia, a fronte del taglio dei costi del 4,5%, la flessione dei ricavi ha portato al risultato operativo a 38,9 milioni dai 135,8 di marzo 2011 con la redditività operativa scesa del 12,2% al 4% del fatturato.

Tuttavia reggono gli ascolti. In una nota, Mediaset ha illustrato che le reti del gruppo «confermano la leadership nazionale nelle 24 ore tra i telespettatori tra i 15 e i 64 anni».
Segno meno anche per la raccolta pubblicitaria e per aprile e maggio, secondo quanto dichiarato da Luigi Colombo, direttore generale marketing di Publitalia, «potrebbe registrarsi un andamento simile» del trimestre appena chiuso, con il calo del 10,2%.

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