«Il passaggio al Senato del decreto Milleproroghe è l’ultima occasione per riaffermare un ruolo centrale dell’informazione cooperativa, di idee e di partito nella salvaguardia del pluralismo dell’informazione». Lo sostiene una nota di Mediacoop in cui si sottolinea: «La presentazione, in corso, di emendamenti per la ricostituzione del Fondo Editoria da parte di molte forze politiche è la riprova della sensibilità bipartisan sempre mostrata per questa parte dell’informazione che ha trovato la più recente manifestazione nei giorni scorsi nell’approvazione da parte della Camera dei deputati, con l’assenso del Governo, di tre ordini del giorno che lo impegnano a reperire i cento milioni necessari per evitare la dissoluzione di questo settore».
Mediacoop ricorda che «già diverse testate hanno sospeso le pubblicazioni, altre hanno avviato le pratiche per la liquidazione della società. Tra quelle che hanno deciso di continuare, alcune si erano date la data del 31 di gennaio come termine ultimo consentito dalle proprie riserve di bilancio, altre sono obbligate a dichiarare lo stato di crisi. Per tutte sono sospesi i rapporti con le banche e pregiudicati i pagamenti degli stipendi». Proprio per questo Mediacoop «chiede al Governo di sostenere gli emendamenti in corso di presentazione al Senato, risolvendo così, con immediatezza, i problemi assai gravi del settore. E’ chiaro, infatti, che in assenza di una soluzione in sede parlamentare, il Presidente del consiglio dovrà, con la massima urgenza, provvedere, con proprio decreto, ad assegnare le risorse necessarie al Fondo editoria come previsto dall’art. 30, comma 8 bis della Legge 22 dicembre 2011, n. 214».
Questo è quanto Mediacoop ha raccomandato anche al sottosegretario Peluffo, nel corso dell’incontro urgente avuto martedì. «Il sottosegretario, al quale siamo grati per la sensibilità – rileva la nota – ha mostrato una grande attenzione al problema e la piena comprensione dei fabbisogni e dell’urgenza della loro definizione ufficiale. Mediacoop ha, anche, riconfermato al Sottosegretario Peluffo la convergente volontà di contribuire a definire nuovi e più rigorosi criteri, anche di immediata assunzione, che consentano una migliore finalizzazione delle risorse del settore alla piena applicazione della volontà costituzionale espressa dall’art. 21 e alle sollecitazioni manifestate dallo stesso Presidente della Repubblica».
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