Massimo Romagnoli, deputato di Forza Italia eletto nella circoscrizione Europa, ha presentato una proposta di legge sull’editoria per favorire la nascita di giornali on-line che hanno un legame nella comunità italiana nel mondo. “Non tutti i connazionali residenti oltre confine – afferma Romagnoli – possono accedere alle edicole, che spesso esistono solo nelle grandi città: ma Internet è accessibile da ogni parte del pianeta. E’ per questo, a mio avviso – prosegue – che quelle testate online devono essere potenziate, migliorate, valorizzate. Il mio ddl – conclude – si propone di dare sostegno, anche economico, a tutti i giornalisti e le agenzie che si dedicano ogni giorno all’informazione diretta agli italiani all’estero, e che ora stanno facendo puro volontariato”. La senatrice di Forza Italia Antonella Rebuzzi, eletta in Europa, e Salvatore Ferrigno, deputato azzurro eletto nel Nord e Centro America, in un comunicato congiunto dichiarano di “essere pronti a collaborare con il collega Romagnoli. Da qui – si legge nella nota – dovrà partire una discussione, all’interno del Parlamento, per studiare insieme le diverse possibilità di attuazione della legge. Gli italiani nel mondo meritano di essere informati su tutto ciò che li riguarda, e crediamo che i veri canali di informazione italiana nel mondo siano i giornali e le agenzie “dedicate”, che quotidianamente lavorano per i connazionali residenti oltre confine, e che con costanza e impegno seguono tutto ciò che succede”.
Grafica Veneta si espande negli Stati Uniti: c’è l’accordo per la maggioranza della storica casa…
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…