Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, la Commissione Bilancio del Senato, nell’esaminare il testo della manovra economica, aveva bocciato tutti gli emendamenti che tentavano di dare respiro al comparto dell’editoria. Sono stati respinti sia quelli che volevano prorogare, almeno fino al primo gennaio 2012, il diritto soggettivo ai contributi per i giornali e sia quelli che proponevano di ripristinare le provvidenze all’editoria per le emittenti radiotelevisive locali. Adesso il Governo pone la fiducia sul maxiemendamento che, ripropone, sostanzialmente, il testo licenziato dalla Commissione Bilancio.
“Complimenti per il funerale che questo governo e questa maggioranza hanno oggi celebrato, mediante il maxiemendamento, seppellendo definitivamente il mondo della cultura e dell’informazione in Italia”. È stato il commento del senatore del Pd Vincenzo Vita. “È stato un taglio virulento, spietato e senza possibilità di recupero – ha detto l’esponente del Pd – con buona pace di chi fa spot in nome di una presunta valorizzazione dei beni monumentali e culturali del nostro Paese. La soppressione dell’Ente teatrale italiano, i tagli del 50% delle risorse destinate agli enti culturali, l’abolizione di fatto del fondo per l’editoria e i taglieggiamento delle emittenti locali sono insignificanti ai fini del bilancio pubblico, ma decisivi invece per la sopravvivenza di tali soggetti. Se s’aggiunge la stangata che arriverà dal taglio a Regioni, Province e Comuni, il quadro è chiaro: un deserto arato dall’ideologia della destra. Ancora complimenti”.
Stamattina si terranno, nell’Aula del Senato, le dichiarazioni di voto sulla fiducia e, a seguire, la votazione finale.
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