“Cari compagni e cari lettori sosteniamoci. Voi aiutateci a resistere e noi, come sempre nel passato, a scoprire i trabocchetti di Berlusconi”: è il nuovo appello di Valentino Parlato, presidente del Cda della Cooperativa il Manifesto, dopo la protesta intrapresa dal quotidiano contro le norme del decreto Tremonti sui finanziamenti all’editoria cooperativa e politica, che mettono a rischio la vita del giornale. “La regola è che l’informazione deve essere addomesticata – scrive – Ricordate che la grande manifestazione del 25 aprile 1994 a Milano (l’anno in cui superammo le 50 mila copie di vendita) nacque da un’iniziativa de il manifesto. Non dico stringiamoci a corte, ma stringiamoci le mani”. Parlato ringrazia anche per le sottoscrizioni che sono arrivate al giornale, da quelle dei lettori e a quelle dei politici come la Finocchiaro e Zanda, “un grande incoraggiamento” che lo hanno fatto sentire “molto più giovane”. Il quotidiano pubblica anche un’intervista a uno dei padri del giornalismo italiano, Giorgio Bocca, dal titolo ‘Sento puzza di fascismo e stampa di regime’. Ampio spazio al regolamento sull’editoria e agli effetti che avrebbe sui giornali più piccoli viene dedicato anche da l’Unità, Europa e Liberazione.
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