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L’UNITA’ DI NUOVO IN CRISI SI RIVOLGE DIRETTAMENTE AI SUOI LETTORI

“Ci rivolgiamo ai nostri lettori. Per far sapere loro quello che è accaduto, sta accadendo e potrebbe accadere a l’Unità. Il nostro giornale, il vostro giornale, è nuovamente a rischio”. E’ quanto si legge in un documento dell’assemblea dei redattori dell’Unità che sottolinea come oggi “sono in forse non solo il futuro, ma addirittura la gestione quotidiana del giornale fondato da Antonio Gramsci, che dipendono dalle iniziative di sostegno esterne”. “Questo – si legge- varrà sino all’auspicabile ingresso di nuovi soci nella compagine azionaria. Per ora c’è solo il piano di ristrutturazione dell’azienda”. E “l’unica certezza sono le rinunce ed i sacrifici che si chiedono ai lavoratori per fronteggiare una situazione di squilibrio strutturale nota peraltro all’azionista unico, Renato Soru, sin dal suo ingresso nella Nie, e seriamente aggravatasi negli ultimi mesi”. “La redazione, a larga maggioranza – prosegue il documento- ha deciso di accettare l’ennesima prova che le viene imposta. Per senso di responsabilità verso i lettori, per evitare una gestione unilaterale di questo percorso e per garantire un futuro al giornale ha autorizzato il comitato di redazione a sottoscrivere l’accordo con l’azienda. Ancora una volta i giornalisti de l’Unità si sono impegnati per salvare il giornale dagli effetti di scelte ed errori di cui non hanno alcuna responsabilità”. “Basta con la logica degli ultimatum. Rispettare la dignità professionale dei colleghi, seguire un percorso concordato che assicuri con realismo e senso di responsabilità la reale fattibilità dello stesso stato di crisi e non la distruzione di ogni ipotesi di vita de l’Unità devono rappresentare riferimenti precisi per tutti. La redazione – è scritto- chiede rispetto per la storia de l’Unità, per i suoi lettori e per le prerogative sindacali. Garantire un futuro algiornale fondato da Antonio Gramsci era l’impegno che si era assunto pubblicamente Renato Soru. Tutti noi avevamo condiviso e accolto con soddisfazione quell’impegno, che ora deve essere onorato e non disatteso. Ad oggi, dopo il significativo investimento iniziale, si avverte invece un preoccupante disimpegno. L’azionista non si limiti, come pare, a favorire la ricerca di nuovi soci, ma agevoli soluzioni adeguate al rilancio del giornale. Se vuol farsi carico dell’Unità lo faccia presto e fino in fondo. Alla responsabilità della redazione deve corrispondere la responsabilità dell’azienda”.

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