Editoria

L’Ordine dei Giornalisti contro Crimi: “Per noi sono finiti gli Stati Generali”

Crimi insiste sulla necessità di dover superare l’Ordine e i giornalisti reagiscono dicendosi pronti a far saltare il tavolo degli Stati Generali.

In un documento approvato dalla consulta dei presidenti e vice degli ordini regionali insieme al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e al suo presidente, Carlo Verna, la dura presa di posizione:Nell’attuale panorama dell’informazione, affidata sempre di più alle tecnologie digitali, ai  social media e agli algoritmi, è fondamentale il ruolo di chi è professionalmente formato  per accertare la fondatezza delle notizie, verificarne le fonti, certificarne la provenienza, nel  rispetto della deontologia professionale. Sono questi i punti di forza della professione giornalistica, garantiti  dall’appartenenza all’Ordine dei giornalisti. Un Ordine certamente da riformare, come chiediamo da anni al Parlamento, e da adeguare alle nuove realtà, visto che la legge istitutiva risale al 1963”.

E quindi: “Il CNOG insieme agli Ordini regionali,  ormai un anno fa ha elaborato una proposta innovativa che apre  la categoria alle trasformazioni in atto, preservandone l’autonomia  in virtù della funzione  prevista dall’articolo 21 della Costituzione.

Il sottosegretario Crimi, invece,  non ha perso occasione  in questi mesi, ripetendolo quasi ad ogni appuntamento  degli Stati generali dell’editoria,  per rimarcare la necessità di abolire l’Ordine, bollandolo come anacronistico  e delegittimando un organismo democraticamente eletto. Per questo motivo il Cnog  e tutti gli Ordini regionali non hanno partecipato agli stati generali. Solo sgombrando definitivamente il campo dall’ipotesi di abrogazione,  ci si può confrontare sulla urgente necessità di una riforma”.

Infine la chiosa polemica: “Non è istituzionalmente corretto fare contemporaneamente istruttoria ed emettere  verdetti di condanna mentre si assumono elementi. Pertanto, senza un ravvedimento rispetto  ad un modo di agire  inaccettabile,  per noi gli “Stati generali”  finiscono qui: un fallimento decretato da chi li ha indetti”.

Salvatore Monaco.

Recent Posts

Il Tribunale di Roma annulla le sanzioni del Garante Privacy contro Rai e Report

Il Garante per la protezione dei dati personali per l’ennesima volta dimostra l’approssimazione con cui…

15 ore ago

Del Vecchio non si ferma più: punta al Quotidiano nazionale

Leonardo Del Vecchio è letteralmente scatenato: dopo aver acquisito il 30 per cento de Il…

1 giorno ago

Poste Italiane e giornali: 50 milioni l’anno per un servizio inesistente

La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…

2 giorni ago

Del Vecchio acquisisce il 30% de Il Giornale, ecco i suoi progetti

Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…

2 giorni ago

Unirai esulta: riconosciuto come sindacato in Rai

Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…

2 giorni ago

Libertà di espressione dei magistrati: una questione sempre più attuale anche in Italia

Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…

3 giorni ago