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L’informazione sponsorizzata comincia ad essere messa in discussione negli USA

La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha concentrato i suoi studi sui contenuti pubblicitari e sponsorizzati nei media. Questa pratica pubblicitaria, sia pure meno invasiva di altre, viene attuata sui siti web di diverse aziende, non senza suscitare qualche polemica. Nell’ultimo anno si è ripetuto costantemente nelle redazioni e agenzie di marketing di un termine, quello di “pubblicità nativa”. Questo tipo di pubblicità è caratterizzata dalla presenza, nello stesso formato, di qualsiasi altra notizia il cui contenuto è esclusivamente informativo. La generalizzazione di questo tipo di formula per pubblicizzare marchi ha portato le autorità di regolamentazione e la FTC hanno a prestare attenzione a questa iniziativa. La Commissione ha annunciato che nel mese di dicembre si terrà un seminario a Washington DC per discutere la fusione degli annunci di informazione, intrattenimento e altri contenuti digitali. Il workshop riunirà editori, inserzionisti, difensori dei consumatori, accademici e regolatori governativi di studiare i cambiamenti nel modo in cui vengono presentati i marchi di consumo e come ottenere i loro messaggi. Un modo che ha spinto l’utilizzo dei contenuti web è sponsorizzato “BuzzFeed”, il cui successo ha motivato l’interesse degli altri. I fautori di questo tipo di pratiche pubblicitarie native considerano la stessa come pubblicità redazionale. I critici, tuttavia, ritengono che questa formula di marketing può nuocere al giornalismo. La FTC si propone di affrontare i problemi in questione durante il seminario, alla fine del quale saranno trovate soluzioni che ristabiliscano un equilibrio tra contenuti e spot pubblicitari.

 

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