La Società dei lettori di Le Monde (Slm), uno degli azionisti di minoranza del quotidiano parigino, ha definito «inaccettabile» l’intervento del presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy nella scelta di un possibile acquirente per il giornale. «In qualsiasi grande democrazia – scrive la Slm – un tale intervento sarebbe inaccettabile. La tradizione funesta di uno Stato onnipotente, giacobino e coloniale non appartiene in nessun modo a uno Stato moderno».
La società invita poi lo Stato ad «essere imparziale nei suoi aiuti alla modernizzazione delle tipografie», in riferimento a un’indiscrezione secondo cui Sarkozy, nel colloquio privato di giovedì con il direttore Fottorino, avrebbe evocato la possibilità che a Le Monde non fossero assegnati aiuti o garanzie pubbliche per il rinnovo tecnologico delle tipografie. «Solo gli azionisti – conclude la Slm – e all’occorrenza il consiglio di sorveglianza di Le Monde, sono abilitati a pronunciarsi su questo dossier».
Il consiglio di sorveglianza di Le Monde si riunirà oggi, per prendere una decisione sulla futura ricapitalizzazione. Finora hanno presentato offerte per entrare nel capitale due cordate, una guidata dal gruppo Sfa, editore del settimanale Nouvel Observateur, e l’altra dal trio di uomini d’affari francesi Xavier Niel, Pierre Bergè e Matthieu Pigasse.
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