In una lettera aperta ai lettori della “Gazzetta del Mezzogiorno”, pubblicata oggi, i giornalisti evidenziano come da qualche giorno il giornale si presenta con una foliazione ridotta a 48 pagine, una situazione “che si traduce in un impoverimento generale dell’informazione, ancora più accentuato se si considera il passaggio dal vecchio al nuovo formato, decisamente più piccolo”. Questa situazione – si fa presente – “é il frutto di una precisa strategia aziendale che, prendendo a pretesto la contrazione del mercato pubblicitario, mira di fatto a ridurre i costi di produzione (dalla carta al costo del lavoro giornalistico e poligrafico) e di conseguenza a limitare il più possibile lo spazio dedicato all’informazione”.
Dopo aver sottolineato che fino ad oggi l’unico investimento effettuato dall’azienda è stato di carattere tecnologico, i giornalisti respingono “qualunque strategia finalizzata a impoverire il patrimonio acquisito in oltre 120 anni di storia”. “Se il disegno aziendale – si conclude – è quello di svuotare la testata per renderla appetibile ad un eventuale acquirente o per qualsiasi altra ragione a noi sconosciuta, è bene ribadire che la redazione di opporrà con tutti gli strumenti a sua disposizione”.
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