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LEGGE 150 DEL 2000 SULLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE. LA CAMPANIA RECEPISCE. LE ALTRE REGIONI?

La regione Campania ha recepito la legge 150 del 2000 che dovrebbe regolamentare la comunicazione e l’informazione della pubblica amministrazione. “L’attuazione della legge 150 in Regione – afferma l’Odg della Campania – segna una svolta importante in un periodo difficile per l’informazione e apre nuove prospettive. “Questo primo risultato raggiunto colma un ritardo istituzionale accumulato dalla Regione Campania sin dalla sua fondazione, è un primo passo verso la razionalizzazione delle attività informative della Giunta regionale della Campania”, sottolineano il vice presidente dell’Odg campano, Mimmo Falco, ed i consiglieri Enzo Alfano e Innocenzo Militerni, “un passo importante al quale, adesso, dovrà seguire l’azione sinergica tra l’Ordine dei giornalisti guidato da Ottavio Lucarelli ed il presidente della Regione, Stefano Caldoro, per emanare al più presto i decreti attuativi”.

La legge è stata in oblio per anni, non solo in Campania, sono stati fatti monitoraggi, che hanno evidenziato una generale indifferenza degli enti pubblici: su 895 enti pubblici intervistati, solo il 23,2% (nel 2002 il 35,5%) dimostra di aver già recepito la legge; il 13,1%, (nel 2002 il 14,1%) ancora non la riconosce; mentre il 62,2% concentrato nel nord Italia ha recepito la legge solo in parte, (nel 2002 il 47,7%). Ad oggi la situazione non pare essere molto migliorata e molti enti pubblici la ignorano.

Eppure la legge nei suoi concetti fondamentali è chiara. L’articolo 1 è il manifesto dell’intero impianto legislativo: “Le disposizioni della presente legge, in attuazione dei principi che regolano la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa, disciplinano le attività di informazione e di comunicazione delle amministrazioni pubbliche”.

Nel 2004 è stato scritto anche un libro, “Santi, poeti e comunicatori (colloquio informale sulle 150/2000)” che spiega in tono informale la legge.
La Regione Campania dovrà organizzare le tre differenti strutture operative indicate: il portavoce, l’ufficio stampa (per l’informazione) e l’ufficio per le relazioni pubbliche (per la comunicazione). I giornalisti saranno il perno della legge e toccherà a loro colmare lo scollamento tra politica e cittadini rendendo questi ultimi più consapevole del funzionamento della “cosa pubblica”.
Egidio Negri

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