Editoria

Lattanzio chiama Moles: “Relazioni su aggressioni e precariato”

Lattanzio chiama il sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles. Il deputato del Pd ha chiesto ufficialmente un’audizione in commissione Cultura alla Camera. Per Lattanzio è necessario che chiarisca quali azioni il governo intende intraprendere a fronte della crisi dell’editoria e dei problemi che vive il comparto dell’informazione italiana. Senza attendere che sia la cronaca, quella che con fin troppa frequenza ci parla di precariato e di aggressioni, a riportare d’attualità il tema.

Lattanzio: “Moles sia ascoltato in commissione Cultura”

In una nota, il deputato dem ha tuonato. “Ho chiesto ancora una volta in commissione Cultura alla Camera un’audizione al sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles. Perché riferisca con urgenza su quanto sta avvenendo nel settore della stampa tra aggressioni ai cronisti e crisi editoriali che producono ulteriore precariato e sulla volontà del governo di affrontare il nodo dell’informazione”. Paolo Lattanzio ha inoltre proseguito. “C’è infatti una questione urgente che riguarda le condizioni in cui si svolge il lavoro giornalistico in questo Paese. E quindi, in definitiva, che riguarda la tutela della democrazia”.

Stato di salute della stampa è preoccupante

Quindi ha aggiunto. “Moles non è ancor venuto a illustrare le linee di indirizzo della sua delega, come aveva promesso all’insediamento ma adesso diventa doveroso dare delle risposte. Non possiamo ricordarci del precariato nella stampa solo quando i giornalisti e le giornaliste precarie sono vittime di fatti di cronaca. Come abbiamo denunciato più volte lo stato di salute della stampa in Italia è preoccupante e occorre dare al più presto una risposta istituzionale”.

Gli annunci di Moles

Nei giorni scorsi, intervenuto al festival dei nuovi media a Dogliani nel Cuneese, Moles aveva annunciato la ripresa dei lavori. In primo luogo, la convocazione del tavolo sulla vertenza Inpgi. Quindi aveva spiegato che a breve avrebbe avuto inizio anche il confronto sul copyright e l’equo compenso. E in proposito aveva affermato. “Tra venti giorni, al massimo un mese, sarà licenziato. Credo che sarà un iter veloce, ma è giusto che il Parlamento lo approfondisca. Spero che possa apportare dei miglioramenti”. I temi incalzano e sono caldissimi.

editoriatv

Recent Posts

Poste Italiane e giornali: 50 milioni l’anno per un servizio inesistente

La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…

6 ore ago

Del Vecchio acquisisce il 30% de Il Giornale, ecco i suoi progetti

Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…

14 ore ago

Unirai esulta: riconosciuto come sindacato in Rai

Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…

18 ore ago

Libertà di espressione dei magistrati: una questione sempre più attuale anche in Italia

Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…

1 giorno ago

Circolare n. 54 del 18/12/2025 – Contributi alle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai giornali

Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…

2 giorni ago

Antenna rassicura Gedi: “Rispettiamo la linee editoriale”

Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…

2 giorni ago