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L’Agcom fissa le regole per le infrastrutture di rete

Con delibera pubblicata sul suo sito web, l’Agcom ha reso nota la nuova regolamentazione simmetrica sull’accesso alle infrastrutture fisiche di rete. L’Autorità ha fissato innanzitutto gli obblighi d’accesso. Le imprese che forniscono reti di comunicazione elettronica sono obbligate a fornire accesso al proprio segmento di terminazione in fibra ottica. La misura ha come riferimento l’art.89 del Codice per le Comunicazioni Elettroniche, concernente la coubicazione e condivisione di infrastrutture tra operatori di rete . Il segmento di terminazione collega il domicilio dell’utente al primo punto di distribuzione (PTE). Le imprese fornitrici sono pertanto tenute a fornire una tratta in fibra ottica per le abitazioni ubicate tra i due punti nevralgici. Un altro obbligo riguarda l’installazione di un ripartitore nel PTE, in parallelo alle operazioni di cablaggio della fibra. I ripartitori sono strumenti utili per l’ottimizzazione degli impianti. Nel caso di cablaggi preesistenti, le imprese hanno quindici giorni per effettuare l’implementazione, a seguito di richieste da parte degli operatori. Vi sono poi gli obblighi relativi alle tratte di adduzione, le porzioni di infrastrutture che fungono da raccordo tra il suolo pubblico e la proprietà privata. Nello specifico le imprese fornitrici hanno due opzioni: offrire un minitubo per permettere agli operatori di posare un cavo ottico per il suddetto collegamento o realizzare un tratto continuo di fibra spenta nel medesimo percorso. La seconda ipotesi si basa sulla tecnologia delle fibre preconnettorizzate, ideale per tratte di collegamento regolari. L’Agcom richiede trasparenza alle imprese fornitrici, che devono pubblicare con tempestività autocertificazioni contenenti le caratteristiche geografiche e tecniche delle operazioni in corso. Inoltre è obbligatoria la comunicazione all’Autorità, nel termine di 10 giorni, del contratto d’accesso siglato tra imprese e operatori. La segnalazione dovrà tenere conto delle condizioni tecniche (accesso al segmento di terminazione e alla tratta di adduzione) ed economiche (tariffe, modalità di copertura e ripristino) dell’accordo. In merito alle tariffe per i servizi di accesso, l’Autorità fissa un trattamento differenziato per Telecom Italia, che resta soggetta ai prezzi orientati al costo (modello BU-LRIC). Per avere delucidazioni sulla reale entità degli stessi bisognerà aspettare gli esiti dell’analisi di mercato avviata con delibera 390/12.

 

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