La riforma europea sulla privacy conterra’ il diritto all’oblio per i dati personali, ma non riguardera’ i blog e il lavoro dei giornalisti. Lo ha riferito all’ANSA il commissario europeo per la giustizia, Viviane Reding, parlando della riforma della legislazione europea sulla protezione dei dati che ha lanciato lo scorso gennaio. ”Il diritto all’oblio riguarda i dati personali che le persone trasmettono alle compagnie online e non riguarda il lavoro giornalistico”, ha precisato Reding.
”Se un giornalista realizza un video o scrive un articolo, se un blogger ‘blogga’, questo rientra nel diritto all’informazione”. ”Queste regole sono pensate per proteggere gli individui quando trasmettono i propri dati, non per cambiare la storia”, ha aggiunto Reding, sottolineando l’importanza della ‘privacy’ come diritto fondamentale del cittadino.
”L’accesso a Internet non e’ presente nella Carta dei diritti fondamentali Ue, ma e’ un dovere che ci sia nella nostra societa’ perche’ se non si ha l’accesso a Internet e’ molto difficile partecipare agli affari sociali, al business”, ha rimarcato la commissaria. ”Credo sia piu’ importante garantire la connessione a internet ai cittadini che vivono lontano dalle grandi citta’ e non hanno accesso alle informazioni. Con internet tutti possono essere in contatto diretto con le amministrazioni”, ha spiegato.
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