IL CDR di Repubblica esprime forte preoccupazione sulla riforma del lavoro presentata dal governo. Così come ha evidenziato la Federazione nazionale della Stampa l’editoria italiana è esposta alla crisi dell’economia, ma anche alle manovre speculative di alcune aziende del settore che puntano a scaricare oneri impropri e indebiti sul welfare della categoria attraverso la corsa a prepensionamenti e contratti di solidarietà. Una situazione che verrebbe aggravata dalla sostanziale cancellazione delle tutele e dal conseguente ricorso ai licenziamenti selvaggi. Riteniamo che la riforma dell’articolo 18 possa avere sull’editoria effetti molto preoccupanti mettendo a rischio le garanzie occupazionali e l’autonomia dei giornalisti che diventerebbero più deboli e ricattabili.
Il cdr di Repubblica, pertanto, invita l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione nazionale della Stampa a monitorare l’evoluzione della normativa e a intervenire tempestivamente, con ogni forma ritenuta necessaria, per evitare che venga stravolta la legislazione sul lavoro e si compia l’ennesimo attacco alla professione giornalistica.