I dirigenti dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica hanno inviato una lettera aperta ai presidenti delle Camere, Schifani e Fini, e al presidente della Commissione di Vigilanza Zavoli sul mancato rispetto degli obblighi di legge relativi all’accesso al servizio pubblico per l’informazione radiotelevisiva.
“Gentili presidenti – si legge nella missiva – in Italia sono stati abrogati di fatto gli spazi di comunicazione riconosciuti dalla legge 103/75 ai partiti ed ai gruppi rappresentati in parlamento, alle organizzazioni associative delle autonomie locali, ai sindacati nazionali, alle confessioni religiose, ai movimenti politici, agli enti e alle associazioni politiche e culturali, alle associazioni nazionali del movimento cooperativo giuridicamente riconosciute, ai gruppi etnici e linguistici e ad altri gruppi di rilevante interesse sociale che ne facciano richiesta”.
“Oltre alle Tribune politiche in periodo non-elettorale – prosegue la lettera a firma di Marco Cappato – dal febbraio 2008 sono illegalmente eliminati anche i cosiddetti ‘Spazi dell’accesso’, riservati al mondo associativo. L’associazione Luca Coscioni, come altre centinaia di organizzazioni e gruppi titolati a ottenere accesso al servizio pubblico radiotelevisivo, ha inoltrato domanda ed è da mesi in attesa di una risposta.
A quanto pare, l’obbligo di legge sarebbe bloccato dalle manovre di quello che per noi è un regime sempre più apertamente anti-democratico, incapace di rispettare le proprie stesse regole. Con la presente – conclude la lettera – vi chiediamo, illustri presidenti, un’azione urgente per il ripristino della legalità e il rispetto degli obblighi posti a tutela dei diritti civili e politici dei cittadini. Rimaniamo in attesa di una vostra cortese ed urgente risposta”.
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