LA RAI BLOCCA “AGRODOLCE”, ADESSO DOVRÀ SBORSARE 4,5 MLN DI EURO PER FATTURE NON PAGATE

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La Rai è stata condannata a sborsare circa 4,5 milioni di euro per fatture non pagate nei confronti della società produttrice della soap opera “Agrodolce” di Rai3: l‘Einstein multimedia. I dirigenti di viale Mazzini sono colpevoli di aver bloccato una produzione che stava portando tanti posti di lavoro al Sud e, soprattutto, la creazione di un polo cinematografico e televisivo come valida alternativa al declino degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese.
Secondo la Einstein, «La serie, pur se in una fascia di orario sfavorevole, piazzata in contemporanea dei maggiori telegiornali nazionali, era arrivata a raggiungere il 10 per cento di share».
«La società produttrice – scrive il giudice nell’ordinanza di una ventina di pagine – ha fornito esaurienti elementi documentali da cui risulta: l’avvenuta assunzione di rilevanti obblighi bancari per l’esecuzione dell’opera, anche in forma di anticipazione su fatture, operazione avente diretto collegamento con le fatture rimaste inevase; l’esistenza – inoltre – dell’assunzione di consistenti impegni economici con soggetti terzi per la predisposizione di mezzi, risorse e personale umano, sia a livello tecnico, sia a livello di maestranze di scena, l’esistenza di azioni giudiziarie per la riscossione dei suddetti derivanti crediti».
Il giudice aggiunge anche che di fronte ad un’altra Corte civile ora si dovrà decidere se la Rai è tenuta a risarcire milioni di euro di extracosti affrontati per la produzione della prima, della seconda e terza serie. Le ultime due rimaste in buona parte sulla carta, però, con onerosi contratti assunti.
Ma c’è anche un’altra partita, quella che si sta giocando in procura a Roma, dove nel registro degli indagati sono stati iscritti alcuni ex dirigenti della tv pubblica, se ne occupa il magistrato Giuseppe Deodato, che ha ipotizzato il reato di concussione e altro. Tutto denunciato da Luca Josi, patron di Einstein, che ha allegato all’esposto presentato ai Carabinieri ore e ore di conversazioni registrate, senza che la controparte lo sapesse,dove si evincerebbe che dietro Agrodolce c’erano interessi di importanti funzionari Rai.

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