Per una volta hanno fatto le cose in regola e ora sbarcano al Parlamento europeo con un obiettivo: rivoluzionare le norme del copyright sul web. E’ il partito dei pirati informatici, che in Svezia ha conquistato un seggio ottenendo il 7,1% delle preferenze, appena dietro i Verdi.
Nato tre anni fa sull’onda della protesta contro la repressione del filesharing e il monitoraggio delle e-mail, il Partito Pirata è andato oltre le più rosee previsioni e si è piazzato quinto, votato soprattutto dall’elettorato giovane.
“La questione della tutela della privacy e delle libertà civili è importante per la gente che lo ha dimostrato chiaramente con questo voto” ha detto Anna Troberg, una dei candidati. Un forte impulso era venuto dalla sentenza di due mesi fa con cui quattro svedesi furono condannati a un anno di carcere per aver gestito ‘The Pirate Bay’, uno dei più grandi diti di filesharing.
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