«I 125 mila intercettati in Italia, numeri enormi in qualunque città, sono cifre che nel resto del mondo non ci sono e quindi bisogna iniziare a fare qualcosa, perchè la gente non può accettare di essere spiata dalla mattina alla sera». Lo afferma Paolo Bonaiuti,sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel corso di un’intervista a Sky Tg24 parlando delle intercettazioni e spiegando che l’uso che se ne fa «indica la gravità del sistema ormai diffuso di controllare tutti». «Una cosa diversa – prosegue – sarebbe controllare quando si ha notizia di reato e andare su quel reato per approfondire» le indagini. «Ma addirittura – prosegue Bonaiuti – arrivare a tirare fuori i reati dalle intercettazioni, come fatto nel passato, è un pò troppo». A proposito dell’ipotesi di legare le intercettazioni al numero di anni previsti dal reato, il portavoce del Cavaliere spiega: «Non so se il criterio sia così meccanico. Chiaro però che le intercettazioni si possono fare in base alla gravità assoluta del reato. Se si parla, ad esempio, di pedofilia è giusto che ci siano, ma su cose più leggere che non portano ad un pericolo per la sicurezza no». E su questo, conclude, «c’è stato un eccesso».
Dopo lo sciopero dei giorni scorsi, lo scontro interno ai sindacati Rai non accenna a…
Scontro al veleno in casa La7: Enrico Mentana e Lilli Gruber ai ferri cortissimi e…
Sul sito del Dipartimento informazione ed editoria è stato pubblicato l’elenco dei soggetti che hanno…
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha portato nell’aula dell’Onu un monito altissimo a sostegno…
Usigrai denuncia il “boicottaggio” dello sciopero e in una nota puntano il dito contro le…