Duro commento del segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati all’annuncio del premier della riduzione del numero delle intercettazioni al 10% dei livelli attuali. “La riforma – afferma Cascini – non punta alla eliminazione degli abusi o alla tutela della privacy, che si dimostrano con tutta evidenza essere meri pretesti per una legge che oggettivamente favorisce la criminalità”.