Oltre seimila giornalisti hanno perso il lavoro in Spagna da quando è iniziata la crisi. Questo l’allarme lanciato dalla Federazione delle associazione dei giornalisti spagnoli (Fape) che al tema hanno dedicato un convegno intitolato “senza giornalismo non c’è democrazia”.
Nel dettaglio, le cifre parlano chiaro. 6.234 giornalisti hanno perso il lavoro; 57 tra giornali, radio e e tv hanno chiuso i battenti e sono stati avviati almeno 23 piano di crisi e cassa integrazione. tra le ultime vittime anche i due più grandi giornali del paese, El Mundo e El Pais. Il primo ha comunicato l’intenzione di sopprimere almeno 195 posti di lavoro mentre il secondo, dice un analista, farà più o meno la stessa cosa.
A febbraio aveva chiuso anche un giornale come “Publico”, che nei mesi precedenti si era distinto schierandosi a fianco degli “indignados”.
Parallelamente a questa gravissima situazione si registra un crollo verticale degli introiti pubblicitari, scesi del 17% per la televisione, del 22% per la stampa e dell’11% per a radio.
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