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Il Cdr del Velino condanna l’atteggiamento di Agvnews Srl

Il Cdr e l’assemblea dei giornalisti del Velino condannano l’atteggiamento dell’azienda Editrice Agvnews Srl che, alla fine di una lunga trattativa, ha respinto ieri ogni possibilità di accordo sul rinnovo del contratto di solidarietà, annunciando l’attivazione unilaterale della cassa integrazione dal primo novembre. I giornalisti del Velino fronteggiano ormai da quattro anni un contratto di solidarietà che ha toccato punte del 45 per cento. Una solidarietà che ha depauperato le loro professionalità, minato l’organizzazione e la qualità del lavoro quotidiano, oltre a gravare in maniera importante sugli stipendi. Il tutto in assenza di un vero piano di rilancio e con un editore che nell’azienda di cui è di fatto socio di maggioranza riveste, oltre al ruolo di consigliere, di amministratore delegato e di presidente del consiglio di amministrazione, anche la carica di direttore responsabile, pur non avendo mai contatti con la redazione e vivendo negli Stati Uniti da parecchi mesi. Una carica che ovviamente ha un costo che, oltre a interessare i conti dell’azienda, impatta anche sulle casse dell’istituto di previdenza. L’editore si è inoltre reso responsabile di gravi mancanze sotto il profilo gestionale essendo moroso nel versamento del Tfr dei giornalisti al fondo di previdenza complementare. Una situazione, quella del Velino, resa ancora più grave in presenza del piano del governo di riorganizzazione delle agenzie di stampa, fronteggiato dall’editore solo con l’arma del ricorso al Tar, senza strategie nè investimenti. Il futuro dell’agenzia resta quindi appeso a uno strumento giuridico che, se non sortisse effetto, porterebbe alla mobilità come ha preannunciato ieri il direttore finanziario dell’agenzia che ha gestito tutta la trattativa. E ieri l’epilogo: di fronte alla proposta di un rinnovo del contratto di solidarietà a una percentuale “limata” che consenta una miglior organizzazione del lavoro e mandi un segnale di buona volontà alla redazione, molto preoccupata per il futuro dell’agenzia, l’azienda ha detto no, annunciando l’attivazione della Cigs dal primo novembre al 40 per cento. L’assemblea del Velino farà di tutto per tutelare il proprio lavoro, mettendo in campo tutte le soluzioni possibili. A partire dallo sciopero di tre giorni a far data da mercoledì 28 ottobre 2015 votato all’unanimità dall’assemblea dei giornalisti.

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