Sole 24 Ore, arriva l’autosospensione del direttore Napoletano

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Si tiene oggi a Milano un Cda straordinario del gruppo Sole 24 Ore. Intanto è arrivata una richiesta di autosospensione da parte del direttore Roberto Napoletano, indagato per una fittizia sottoscrizione di abbonamenti digitali. Intanto il Cdr e Radio 24 continuano con il loro sciopero ad oltranza. In cui invocano proprio le dimissioni del direttore. Sono 142 i redattori convinti del fatto che siano giuste le dimissioni di Napoletano. Lo ha stabilito una votazione del Cdr, in cui sono stati solo 4 i contrari e 10 gli astenuti. Sono indagati anche l’ex amministratore delegato Donatella Treu e l’ex presidente del Gruppo Roberto Benedini. Per i tre è stato ipotizzato il reato di “false comunicazioni sociali”, a causa della fittizietà delle copie digitali sul bilancio del 2015. Napoletano si è detto fiducioso per il lavoro della magistratura e convinto del riconoscimento della piena linearità dei suoi comportamenti. Il Cda del Sole potrebbe sostituire temporaneamente Napoletano con l’attuale vice-direttore Alberto Orioli. Sono, poi, indagati per appropriazione indebita il deputato del Gruppo Misto Stefano Quintarelli, il fratello Giovanni, l’ex direttore finanziario Massimo Arioli, l’ex direttore delle vendite Alberto Biella, il commercialista Stefano Poretti e Filippo Beltramini. I sei avrebbero raccolto e attivato gli abbonamenti digitali di copie in realtà inattive in collaborazione con la società inglese Di Source Limited. La truffa sarebbe avvenuta attraverso la vendita alla società inglese, a sua volta controllata da una fiduciaria. L’operazione avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro, corrispondenti a 109.000 abbonamenti falsi venduti. Indipendentemente da ciò che sarà deciso nella riunione odierna, giovedì si terrà un altro Cda in cui sarà promosso un aumento di capitale del valore di 100 milioni di euro. Il Sole 24 Ore ha un indebitamento finanziario netto di 49 milioni di euro. Nelle ultime ore alcune indiscrezioni hanno indicato l’entrata in scena dell’editore Francesco Saverio Caltagirone, ma il diretto interessato ha smentito di avere interesse ad entrare nel Cda come socio di maggioranza o minoranza.

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