Il Riformista potrebbe sospendere le pubblicazioni entro la fine di questo mese. Il direttore Emanuele Macaluso aspetta prima che vengano decise dal governo le sorti dei fondi pubblici per l’editoria, ma in questo caso il tempo è davvero denaro visto che il quotidiano perde 2 mila euro al giorno, secondo dati aziendali. La decisione sugli aiuti pubblici dovrebbe essere presa, sempre secondo Macaluso, la prossima settimana.
Alla base delle difficoltà del giornale, a giudizio del direttore, «il calo pubblicitario, i minori aiuti pubblici e l’accordo non rispettato con la precedente proprietà, la famiglia Angelucci». Le previsioni di bilancio contavano infatti su circa 1 milione di euro di ricavi, che non ci sono mai stati. Il Riformista vende, secondo Macaluso, circa 3 mila copie tra edicola e abbonamenti in tandem con il mensile Le nuove ragioni del socialismo, da lui stesso guidato. In passato, il quotidiano aveva già contratto i costi diminuendo la foliazione (da 16 a 8 pagine), avviando la solidarietà tra i giornalisti e ridotto le spese per la stampa.
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