Sono oltre 3mila le firme raccolte da vita.it (il portale di Vita, magazine del non profit) contro l’aumento delle tariffe postali. La decisione del governo del 30 marzo ha stabilito che le “tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali continuano ad applicarsi fino al 31 marzo”. A farne le spese in particolare il non profit, per il quale, in una sola notte, le spese postali sono cresciute di circa il 500%.
. “Se fino al 31 marzo spendevamo 5mila euro per spedire il nostro notiziario, ora dobbiamo preventivarne 22mila”, attacca Marilena Albanese di Amnesty. “Il 50% delle donazioni che raccogliamo proviene da sostenitori regolari con i quali comunichiamo tramite posta. Ma un fatto è certo: siamo tutti danneggiati” gli fa eco Daniela Fatarella di Save the Children. Vita magazine raccoglie fra gli altri anche gli sfoghi della collaboratrice di don Verzè, Lisa Orombelli, responsabile marketing della fondazione Aretè del San Raffaele di Milano e del segretario della Lega del Filo d’oro Rossano Batoli che non usa mezze misure: “Questo è un colpo mortale”. Anche perchè – nota il settimanale – il provvedimento del governo arriva proprio alla vigilia del mailing per le campagne del 5 per mille relative alla dichiarazione dei redditi 2009″.
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