Categories: Radio/TV

IL DIGITALE TERRESTRE MOSTRA LE PRIME SCONFITTE

Un forte dubbio, sta serpeggiando fra gli operatori del settore. Da Mediaset alla Rai, si teme che, dopo infiniti rimandi, il digitale terrestre, che incontra più difficoltà del previsto, si riveli una tecnologia obsoleta, costosa e limitata. Le difficoltà sono evidenti in Sardegna, dove, dopo lo switch off di ottobre, molte zone accusano seri problemi di ricezione: non si vede ancora il nuovo ma non si vede più neanche il vecchio.
I problemi riguardano: la scelta tra i vari tipi di decoder in commercio; la sintonizzazione dei canali (non è impresa facile perchè molte antenne vanno sostituite o ripuntate e comunque liberate dei vecchi filtri); la tecnologia del digitale che è pesante ed ha bisogno di molti trasmettitori, più potenti e più capaci dei vecchi. Ma la cosa più preoccupante è che per mantenere attivi questi trasmettitori, ci vuole un enorme impiego di energia, in un Paese dove l’energia si compra a caro prezzo.
Inoltre, c’è un problema di investimenti: impiantare il digitale terrestre costa. Bisogna comprare nuove frequenze, bisogna alimentare i trasmettitori, bisogna programmare nuovi decoder interattivi… ma in Rai non c’è una lira. Non a caso lo sviluppo del digitale è asimmetrico, sia dal punto di vista tecnologico che da quello della programmazione. A parte il piccolo miracolo di Rai4, Mediaset è molto più avanti.
Forse, più che il digitale terrestre, la vera rivoluzione, per l’Italia, sarebbe l’introduzione del WiFi che permetterebbe di usufruire dei vantaggi della Rete in ogni situazione e di facilitare l’integrazione fra televisore, pc e palmare. O, in alternativa, la banda larga via satellite. Per il momento, chi si sta arricchendo, grazie al digitale terrestre, è Sky, che, in Sardegna, ha aumentando il normale trend dei propri abbonamenti.
Fabiana Cammarano

editoriatv

Recent Posts

Il Crotonese: 45 anni di informazione cooperativa e indipendente a Crotone

In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…

2 ore ago

Sostegno all’informazione, Fnsi richiama il governo: “No al gioco delle tre carte”

Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…

4 ore ago

Gedi, parla Barachini: “Seguiremo la trattativa passo passo”

La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…

5 ore ago

Francia, il Senato vota per aumentare il fondo di aiuti alle radio locali di quasi 16 milioni di euro

In Francia, il Senato, ancora impegnato nell'esame della sezione di spesa della legge di bilancio…

12 ore ago

Crisi edicole. Un presidio urbano che rischia di scomparire

Le saracinesche abbassate delle edicole sono diventate un’immagine sempre più frequente nelle città italiane. Dai…

1 giorno ago

Manovra, la Fieg chiede più soldi: “Altrimenti sarà blackout”

Manovra, pure la Fieg alza la voce: occorrono più soldi perché il sistema del pluralismo…

1 giorno ago