IL CDA DELLA RAI SI SPACCA SULLE NOMINE

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Un tranquillo, o quasi, mercoledì di nomine per il Cda Rai. Si approva, in primo luogo, un “pacchetto” che comprende le direzioni di Ra2, Rai4, Rai5, Rai Educational, Rai Ragazzi e coordinamento sedi regionali, ma non altre direzioni vacanti. Il Tg2, ad esempio, resta con la sua (seconda) direzione ad interim. Le nomine passano con un Consiglio ridotto all’osso: cinque consiglieri sui nove che lo compongono. Angelo Maria Petroni era assente mentre Nino Rizzo Nervo, Rodolfo De Laurentiis e Antonio Verro non hanno partecipato al voto, con motivazioni differenti, ma in parte convergenti. Chi, allora, ha votato le nomine proposte ieri dal direttore generale Lorenza Lei, con Pasquale D’Alessandro che sostituisce Massimo Liofreddi alla direzione della seconda rete tv? Il presidente Paolo Garimberti parla di nomine di professionisti nel mero interesse del servizio pubblico: «Chi attacca la Rai dicendo che si tratta di una logica spartitoria offende la professionalità dei nominati».
A parlare di «logica spartitoria» è il Pd, con il responsabile dell’informazione Matteo Orfini e con Fabrizio Morri e Vincenzo Vita, oltre all’Italia dei Valori. Fatti i conti dei consiglieri, però, senza la presenza di Giorgio Van Straten, designato dal Pd guidalo da Walter Veltroni, il Cda non avrebbe avuto il numero legale (cinque) per effettuarle. Van Straten, in Cda, ha sostanzialmente condiviso il parere di Nino Rizzo Nervo. Quest’ultimo non ha partecipato al voto sulle nomine, chiedendo la par condicio aziendale. «Non possiamo – spiega – essere pubblica amministrazione quando si tratta di togliere la tutela legale a Milena Gabanelli ed essere azienda quando si fanno le nomine. Sono contrario a un’interpretazione restrittiva delle sentenze della Cassazione sulla natura della Rai, ma se le regole della pubblica amministrazione devono valere per la tutela dei giornalisti, la stessa cosa deve avvenire per la trasparenza sulle nomine». Diversa la posizione di Antonio Verro, che abbandona la riunione perché «sarebbe stato opportuno seguire il metodo utilizzato per la direzione intrattenimento», quello della condivisione. Rizzo Nervo, De Laurentiis e Verro sono in corridoio, Van Straten resta in Cda. Alla fine, Carlo Freccero dirigerà Ra4, Massimo Ferrario della Lega Nord Rai5,Silvia Calandrelli Rai Educational, Alessandro Zucca il coordinamento sedi regionali. Massimo Liofredi va da Rai2 e Rai Ragazzi ma è pronto al ricorso per essere reintegrato.
Marco Mele (Il Sole 24 Ore)

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