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Il 12 febbraio il tavolo per la riforma delle agenzie di stampa

Approvata in commissione cultura alla Camera una risoluzione presentata da Bruno Molea di Scelta Civica a sostegno della vertenza dell’Adnkronos e per invitare il governo a considerare una razionalizzazione del settore agenzie tutelando i livelli occupazionali. I voti sono stati tutti a favore, tranne i parlamentari del M5S, che tuttavia non hanno votato contro ma si sono astenuti. Alla seduta ha partecipato il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’editoria Giovanni Legnini, che ha annunciato l’intenzione del governo di aprire un tavolo con le agenzie, convocato per il 12 febbraio, ma a questo fine chiede una moratoria sui licenziamenti. Legnini ha ribadito anche il piano del governo per la ristrutturazione del settore delle agenzie. I contenuti della discussione in Commissione sono stati poi illustrati dallo stesso Molea, oltre che dai parlamentari Giorgio Lainati (Fi), Sandra Zampa (Pd) e Giancarlo Giordano (Sel), ai lavoratori dell’AdnKronos in presidio a piazza Montecitorio. Il sottosegretario ha annunciato di avere “accelerato la convocazione del tavolo con tutte le agenzie di stampa ora fissato al 12 febbraio”. In quell’occasione il governo e’ “intenzionato ad avviare un percorso di riforma”. Quattro gli obiettivi indicati in audizione: “Ridurre il numero delle agenzie e favorire gli accorpamenti. In nessun paese d’Europa – ha sottolineato – ci sono 11 agenzie di stampa; qualificare la loro attivita’” favorendo tendenzialmente “la specializzazione. E’ ovvio che se una agenzia e’ specializzata in una determinata materia puo’ produrre meglio le notizie; accentuarne il profilo di internazionalizzazione; verificare, nel modo piu’ appropriato e se possibile, qualche vincolo occupazionale”, pur se “non si possono imporre vincoli numerici, dei parametri occupazionali penso si possano vagliare”. In quell’occasione, “io chiedero’ al tavolo con le agenzie di sospendere tutte le procedure di licenziamento attivate”, ha sottolineato Legnini. (ITALPRESS)

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