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GSM, Agcom favorevole al prolungamento dei diritti d’uso fino al 2018

Si è conclusa la consultazione pubblica avente ad oggetto il prolungamento dei diritti d’uso GSM in banda 900 e 1800 Mhz appartenenti agli operatori Telecom e Vodafone.  Prime osservazioni hanno riguardato i motivi per i quali dovrebbe essere concessa la proroga. Il più importante è la presenza significativa di clienti con terminali GSM.  Nei fatti la migrazione degli utenti dal 2G a standard più evoluti si sta rivelando più lenta del previsto. Pertanto la cessazione repentina del servizio potrebbe svantaggiare le fasce meno abbienti. C’è poi la questione del roaming, che è garantito da accordi tra operatori nazionali e stranieri. L’interruzione del GSM potrebbe far saltare le reti che utilizzano solo il 2G. Inoltre si verificherebbe un danno anche per gli operatori mobili virtuali, che spesso dipendono da questo standard. C’è disaccordo tra i soggetti in merito alla data del 30/06/2018,  richiesta per la  scadenza dei servizi. Alcuni operatori vorrebbero che si andasse anche oltre questo termine, altri temono che un ulteriore prolungamento possa essere eccessivo per  l’uso di tecnologie a rischio di obsolescenza.  Un soggetto ha anche  proposto la divisione dei diritti relativi alla banda 900 Mhz. Parte di essa resterebbe da utilizzare per il GSM, mentre l’altra sarebbe destinata a nuove procedure di assegnazione. Altro tema rilevante attiene alla correlazione tra il GSM e la tecnologia M2M. Le applicazioni Machine to Machine sono utilizzate per comunicazioni di tipo telematico mediante l’utilizzo di apparati radiomobili. La connessione tra 2G e M2M è particolarmente conveniente a causa del minor consumo energetico e della maggiore capillarità che il GSM può garantire. Prendendo coscienza di tutte queste problematiche, l’Agcom ha ritenuto ragionevole un prolungamento dei diritti d’uso.  Ora la decisione spetta al Ministero per lo Sviluppo Economico.

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