Beppe Grillo, tornando in tv, è un po’ come se dicesse qualcosa di simile a tutti i suoi “discepoli”. L’ex comico ha cambiato idea un’altra volta. Torna in televisione. La rete non basta più. Lo ha annunciato lui stesso su Twitter: “Domenica 17 andrò in tv. Un’intervista di 30 minuti in diretta dal camper su SKYtg24 alle 20.30 e su Cielo, in chiaro, alle 21”. L’assalto al Parlamento non si può basare solo sul passaparola on line. E manda alle ortiche anche il suo editto catodico, quello in base al quale scomunicò Giovanni Favia e poi Federica Salsi. Il nonpiùcomico ha riscoperto il “punto g” catodico. “La tv vi dà l’orgasmo” con queste parole attaccò, lo scorso autunno, la giovane consigliera comunale di Bologna, rea di aver partecipato a una puntata di Ballarò. Uno vale uno, ma in tv ci può andare solo lui. Un ritorno atteso e in parte annunciato che marca, comunque, un cambio di strategia. Raggiunti tutti i cybernauti, finite tutte le piazze anche il guru della modernità deve inchinarsi – suo malgrado – al totem della televisione. Ma ci va alle sue condizioni. Il leader del M5S gioca comunque in casa: non va fisicamente in tv, ma fa entrare le telecamere nel suo camper. Ma, soprattutto, non scende (o sale, dipende dai punti di vista) nell’arena dei dibatitti elettorali: “concede” un’intervista. Nessun confronto, nessun faccia a faccia.
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