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GOVERNO ARGENTINO VS CLARÌN: ARRIVA LA LEGGE CONTRO GLI ANNUNCI SEXY

L’immagine è potentissima: una presidente donna che firma un decreto, a suo modo rivoluzionario, per la tutela dei diritti delle donne. La legge promossa dalla premier argentina Cristina Kirchner che proibisce la pubblicazione di annunci sessuali sui media con l’obiettivo di impedire la tratta delle donne al fine dello sfruttamento e la conseguente discriminazione. Peccato, però, che dietro questa decorosa mossa politica si celino le tracce di uno scontro tra i Kirchner e il gruppo Clarìn, che va avanti da anni. Una delle famiglie più potenti contro la più grande impresa editoriale del Paese (il principale quotidiano del gruppo, il Clarìn, è il giornale più diffuso con una tiratura di 300 mila copie).
Mentre mercoledì 6 luglio presentava il provvedimento alla stampa, la 44enne presidente argentina, dopo aver ricordato che le offerte d’incontri sui giornali favoriscono il commercio sessuale, ha lanciato un’accusa alle imprese editoriali. «Lo spazio che ogni giornale delega a questo tipo di offerte crea enormi profitti alle aziende giornalistiche», ha detto Kirchner, che ha aggiunto: «Non è possibile vedere nella prima pagina appelli al governo per la lotta allo sfruttamento della prostituzione, e nell’ultima questi annunci che umiliano la condizione della donna». Mentre la presidente parlava, sullo schermo venivano mostrati numeri del Clarìn con gli annunci in primo piano. Un dettaglio non da poco.
La battaglia è iniziata nel 2008, quando il gruppo editoriale, che possiede anche una televisione privata e vari giornali locali, si schierò dalla parte dei contadini in una controversia con il governo contro l’imposizione di una tassa sulle esportazioni di grano. Un gesto che i Kirchner si sono legati al dito. Così il gruppo divenne il nemico numero uno, e secondo indiscrezioni, l’ex presidente Nestor Kirchner provò anche a farlo comprare a qualche imprenditore filo-governativo, giusto per farlo zittire per sempre.
Per il momento il Clarìn non ha fatto commenti, limitandosi a riportare la notizia dell’annuncio della legge ‘bavaglio’. Una strategia del silenzio che non lascia intravedere le prossime mosse del giornale più diffuso nel Paese del tango. Lo stesso non si può dire per Nestor Kirchner che, a quanto pare, ha le idee chiare. Il sito Perfil.com gli ha attribuito una frase inequivocabile: «Già ho fatto fuori i militari, la Chiesa e il Fondo monetario internazionale; ora passo al Clarìn».

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