La battaglia di Google contro le censure del governo cinese sul web si sposta sul terreno del libero commercio. Google, infatti, ha chiesto al Governo Usa e ai partner occidentali di considerare le censure come intralci al libero commercio e allo sviluppo delle proprie economie perché vengono ostacolate le imprese che usano la rete per fare business. Secondo l’opinione espressa dal Il Sole 24 Ore, incardinare la questione della libera espressione sui binari del commercio elettronico è una buona idea perché la questione “non potrà che approdare al Wto, diventare di tutti e porre paletti meno fumosi di un generico richiamo alla moralità degli utenti su cosa oggi debba e possa andare sulla rete”.
Manuela Montella
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