”Ci sono alcuni emendamenti sull’editoria; chiediamo al governo di esaminarli con cura”, evitando un rinvio. Lo ha annunciato nell’aula della Camera Giuseppe Giulietti, durante la discussione generale sul decreto Milleproroghe e proponendo come copertura le risorse derivanti dall’asta delle frequenze Tv.
Il mancato inserimento nel Milleproroghe dei benefici per l’editoria, ha detto il parlamentare, e’ un errore che in parte dipende ”dal fatto che non c’e’ ancora un sottosegretario all’editoria” (la nomina di Peluffo al posto di Malinconico e’ avvenuta appena venerdi’ scorso). Giulietti ha affermato che ”la situazione e’ drammatica, con centinaia di aziende a rischio”, ed ha ricordato l’appello del presidente Napolitano a evitare tagli lineari in questo settore: ”teniamo conto – ha poi commentato – che e’ tema costituzionale in una situazione di pluralismo povero”.
Giulietti ha poi risposto ad eventuali ”contro obiezioni”. Per quanto riguarda le coperture, ha invitato ad utilizzare i ”proventi dell’asta per le frequenze Tv, visto che e’ materia omogenea”; per quanto riguarda poi il fatto che oggi ricevono i fondi soggetti che non ne avrebbero diritto, il parlamentare ha replicato che ”la commissione cultura e’ disposta a votare immediatamente nuovi criteri”, che stabiliscano chi ha i requisiti e chi no.
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