“E’ comprensibile che il primo ministro Silvio Berluscini voglia tener lontana la sua colorita vita personale dai titoli dei giornali, ma il tentativo di usare la legge per intimidire giornalisti e zittire i media sta mettendo a rischio la libertà di informazione”. Lo afferma in una nota Aidan White, segretario generale della Federazione europea dei giornalisti (Efj), appartenente all’Ifj, la Federazione internazionale.
Secondo l’Efj, ”Berlusconi ha spesso usato il suo potere, in quanto magnate dei media e leader politico, per intimidire i media e i giornalisti, ma questa volta ha fatto un passo oltre, cercando di zittire un giornalismo imbarazzante ma legittimo, sia in patria che all’estero”.
Il 28 agosto, ricorda la Federazione dei giornalisti europei, Berlusconi ha citato in giudizio il quotidiano La Repubblica “semplicemente per avergli posto pubblicamente 10 domande. Nello stesso tempo Il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi, ha attaccato il quotidiano cattolico Avvenire. Inoltre Berlusconi ha citato in giudizio Le Nouvel Observateur e i suoi legali stanno studiando la possibilità di querelare alcuni quotidiani britannici, compresi quelli del suo ex ‘amico’ Rupert Murdoch. Tutto ciò a seguito dell’interesse di questi media per la sua vita personale, compresa la vicenda del divorzio e le controverse relazioni con giovani donne”.
Per l’Efj, l’offensiva di Berlusconi sulla stampa in merito ai suoi comportamenti personali “è inaccettabile, in Italia o altrove”. “I giornalisti e i media devono mantenersi fermi sulla posizione della difesa dei principi della libertà di stampa e della qualità del giornalismo”, aggiunge White, “e ciò, in particolare, quando la minaccia arriva dal politico più potente”.
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