Categories: Diritto d'Autore

Germania. Gli editori presentano il conto a Google

Ci risiamo. In Germania gli editori vogliono da Google l’11% dei profitti generati grazie ai link esistenti sul motore verso le pagine e i contenuti messi a disposizione dalle testate indicizzate. Sebbene la risposta ufficiale di Google non sia ancora arrivata, i contenuti sono ben noti: qualunque editore ha piena libertà di rinunciare alla propria presenza sul motore, in quanto l’opzione di opt-out è facilmente praticabile e in pochi minuti ogni link su Google e Google News andrebbe a sparire. Ovviamente tale opzione non è invece praticabile nei fatti, poiché l’editore che rinuncia a Google deve di fatto rinunciare all’unica vera fonte di traffico in grado di sostenere un modello di business online (in assenza di paywall, abbonamenti e altre soluzioni su cui nessuno ha ancora costruito alcun impero). Per questo gli editori forzano la mano: non si minaccia alcun opt-out, poiché la leva sarebbe poco vantaggiosa ed efficace in questa paradossale trattativa, ma si fanno comunque pesare i contenuti di qualità messi a disposizione dell’utenza del motore. Solo in Germania, il meccanismo di adesione all’aggregatore di BigG funziona in maniera volontaria, con il singolo editore locale che può specificare il suo esplicito consenso all’inclusione dei suoi contenuti nella sezione News della ricerca a stelle e strisce. A Marzo 2013, il Parlamento federale tedesco (Bundestag) aveva approvato una significativa estensione delle regole sulla tutela del diritto d’autore, con il testo del Leistungsschutzrecht (LSR): i principali fornitori di contenuti editoriali potranno imporre ai cosiddetti aggregatori di notizie online il pagamento di un obolo per la conseguente pubblicazione di materiale licenziato. Nemmeno a dirlo, la proposta di legge era stata osteggiata da BigG, considerata una minaccia per la libertà d’espressione online.

Recent Posts

Del Vecchio non si ferma più: punta al Quotidiano nazionale

Leonardo Del Vecchio è letteralmente scatenato: dopo aver acquisito il 30 per cento de Il…

5 ore ago

Poste Italiane e giornali: 50 milioni l’anno per un servizio inesistente

La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…

19 ore ago

Del Vecchio acquisisce il 30% de Il Giornale, ecco i suoi progetti

Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…

1 giorno ago

Unirai esulta: riconosciuto come sindacato in Rai

Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…

1 giorno ago

Libertà di espressione dei magistrati: una questione sempre più attuale anche in Italia

Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…

2 giorni ago

Circolare n. 54 del 18/12/2025 – Contributi alle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai giornali

Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…

2 giorni ago