Berlino, che aveva autorizzato l’operatore storico Deutsche Telekom a non sottostare alla concorrenza riguardo alla banda larga (Adsl,ecc.), è stato contraddetto da Bruxelles e dalla Corte di giustizia europea. Una decisione che farà giurisprudenza in Europa.
Il 3 dicembre, la Corte di giustizia europea, adita dalla Commissione, ha infatti condannato la Germania per aver accordato a DT il monopolio dell’utilizzo di alcune reti ad alta velocità. Deutsche Telekom, come altri operatori storici in Europa, aveva sostenuto che la posa delle nuove reti comportava un investimento pesante e senza tornaconto se fosse stato costretto a cederne l’uso ai concorrenti, come è prassi per le “vecchie” reti.
L’argomento aveva convinto lo Stato tedesco che, nella legge varata nel 2007, aveva escluso le reti Adls dalla concorrenza, lasciando a DT il monopolio sulle nuove. Dopo il lungo braccio di ferro tra Berlino e Bruxelles, ieri i giudici di Lussemburgo hanno dato ragione alla commissaria Viviane Reding.
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