“Cancellare da oggi le tariffe postali agevolate per l’editoria è sbagliato nella sostanza e discutibile nella forma”. Lo dichiara Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazioni del Partito Democratico commentando l’indiscrezione sul decreto ministeriale che dovrebbe prevedere questa misura.
“Il governo – continua Gentiloni – non può togliere dalla sera alla mattina un’agevolazione su cui contano circa 8 mila testate. Le conseguenze sarebbero inaccettabili innanzitutto per migliaia di giornali e di periodici locali, no-profit e diocesani che su queste agevolazioni costruiscono da anni i loro bilanci. L’errore riguarda però anche i grandi gruppi editoriali: è vero che questi potranno avvalersi della liberalizzazione del mercato postale, ma solo avendo a disposizione un congruo periodo di transizione dal sistema attuale a quello basato sulle tariffe libere. Il decreto è sbagliato inoltre anche nella forma visto che sospende direttamente le tariffe agevolate mentre esse in questi anni erano sempre state confermate da Poste Italiane anche di fronte al ritardo dei corrispondenti contributi”.
“Chiederemo – conclude Gentiloni – una rapida correzione di questa decisione che si aggiunge ai tagli recenti già intervenuti a danno dell’editoria e dell’emittenza locale radio-televisiva”.
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…