Il governo italiano ha chiesto alla Commissione Ue una proroga dei termini della procedura d’infrazione all’esame degli uffici di Bruxelles per quanto riguarda l’assetto televisivo italiano. “Prima della scadenza del 20 settembre – ha spiegato il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni – abbiamo inviato alla Commissione una richiesta di proroga dei termini, alla luce del fatto che il disegno di legge di riforma del settore televisivo, andrà all’esame dell’Aula della Camera a metà ottobre, come deciso dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio”.
La Commissione ha messo sotto accusa l’attuale sistema televisivo che è regolamentato dalla legge Gasparri, a causa tra l’altro della mancanza di concorrenza e di apertura del settore a nuovi operatori.
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