L’imprenditore Erminio Spallanzani, editore di E’tv e il giornalista Giovanni Mazzoni, direttore della Tv e dei giornali L’Informazione-Il Domani, le cui pubblicazioni sono cessate, sono stati prosciolti dall’accusa di truffa allo stato per fondi all’editoria non dovuti. Secondo il pm Valentina Salvi le operazioni per la richiesta dei contributi pubblici per l’editoria sono state “regolari e trasparenti”. Tesi accolta dal gip Giovanni Ghini, che ha disposto l’archiviazione dell’indagine, che era ancora ancora in fase preliminare. L’imprenditore e il direttore di E’-tv erano stati indagati dalla procura di Cremona per truffa aggravata nei confronti dello Stato. Secondo la procura cremonese, in base a un’indagine delle Fiamme gialle, c’erano irregolarità nell’applicazione della legge 250 del 1990 che riconosce alle imprese editrici contributi a fondo perduto, ma limitatamente a una sola testata se controllate da uno stesso soggetto. L’indagine era poi stata trasferita a Reggio Emilia. Qui il pm e il gip Ghini, evidentemente, hanno avuto elementi per decidere che il doppio contributo non c’era stato e che, quindi, non si poteva configurare la truffa ai danni dello Stato. Dal gruppo era stato chiesto un contributo di un milione e 770mila euro. Gli indagati, difesi dagli avvocati Romano Corsi, Leonardo Esposito e Stefano Nardini, si erano sempre dichiarati innocenti.
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