“Ferme restando la libertà d’impresa e le regole del libero mercato, la vendita di testate giornalistiche richiede sempre una particolare accortezza nella valutazione dei progetti industriali, della solidità imprenditoriale e dell’affidabilità dei compratori. Oltre ai posti di lavoro, sono in gioco l’informazione, bene pubblico essenziale e costituzionalmente garantito, e il ruolo fondamentale dei giornali per la crescita dell’opinione pubblica e delle comunità di cittadini”. In una nota congiunta Fnsi, Aser e Ast chiedono chiarezza sulle ipotesi di cessioni dei giornali del gruppo Gedi che in queste ore stanno circolando tra Toscana ed Emilia Romagna.
L’impegno del sindaco: “Assicurando ai colleghi l’assistenza necessaria, l’auspicio è che il Gruppo Gedi valuti tutti gli aspetti, a cominciare dalla serietà degli interlocutori, e le ricadute di un’eventuale cessione, evitando che un’operazione di questa portata si traduca in un ridimensionamento delle testate interessate e in tagli indiscriminati all’occupazione”.
Quindi la conclusione della nota sindacale: “Confidando in un ripensamento, anche alla luce del radicamento delle testate sui territori di riferimento e del patrimonio di professionalità di cui sono dotate, l’augurio è che il Gruppo Gedi eviti ai giornalisti e ai lavoratori dei giornali al centro della trattativa il destino tragico toccato alla Città di Salerno, la cui cessione è stata la premessa, peraltro prevedibile, per l’umiliazione di solide professionalità e la distruzione di occupazione”.
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