Il nuovo emendamento presentato dal governo sui lavoratori precari non risponde minimamente alle contestazioni di questi giorni . I rilievi mossi dal professor D’Amati e da numerosi altri costituzionalisti non trovano risposta alcuna. Il provvedimento è odioso sul piano sociale ed è palesemente incostituzionale. Non è affatto vero che si applicherà alle Poste, e non sarebbe poca cosa, ma riguarderà tutti i settori ed avrà un effetto ulteriormente devastante per quanto riguarda i comparti delle telecomunicazioni , delle comunicazioni e dell’editoria». Lo afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, aggiungendo che «non a caso in alcune grandi aziende gli uffici legali stanno bloccando conciliazioni, intese e trattative, in attesa di questa nuova normativa che ridurrà drasticamente i diritti dei più deboli».
Oggi l’incontro su un tema (troppo) spesso sottaciuto, scordato, minimizzato: la salute mentale dei giornalisti.…
Franco Di Mare “deve avere giustizia”: la moglie del giornalista, Giulia Berdini, insieme alla figlia…
Via al tavolo di confronto tra la Fnsi e la Fieg per il rinnovo del…
La decisione scontata della Commissione Vigilanza Rai sul “caso” Bortone-Scurati, se ne parla dopo le…
Grosso guaio per Mark Zuckerberg: l’Ue ha aperto una procedura d’inchiesta su Meta, in particolare…
L’Agcom dispone: il duello Meloni – Schlein non s’ha da fare. Almeno in Rai. Ieri…