”Avendo imparato una cosa o due sulla sopravvivenza d’azienda dall’audace svolta di Fiat attraverso il legame con l’americana Chrysler, è una bella scommessa capire se John Elkann cercherà di adottare la stessa strategia con il Corriere della Sera”. Così il Financial Times si interroga sui motivi che stanno dietro la recente mossa del presidente di Fiat di raddoppiare la partecipazione del Lingotto in Rcs, il gruppo del primo quotidiano nazionale.
Il Financial Times fa notare come alcuni alleati di Elkann sostengano che il presidente di Fiat ”non sia interessato a partecipare ai provinciali giochi di potere italiani tradizionalmente diffusi nelle stanze alte del Corriere”, ma piuttosto ad avere un miglior ritorno sul proprio investimento. Secondo il Ft, non è chiaro se Elkann si accontenterà di un consolidamento, come potrebbe essere un accordo tra Corriere, La Stampa e Secolo XIX, ”oppure se Murdoch o un altro editore straniero, possano unirsi nella mischia”.
Il momento per vedere una mossa di Elkann potrebbe essere il prossimo marzo quando Mediobanca potrà vendere il proprio 15%. ”Quello che è certo è che il miliardario erede Agnelli, nato negli Usa e cresciuto in Brasile, è diventato una forza nel settore dei media con cui fare i conti – benché nel frattempo altre dinastie stiano decidendo la propria uscita”, conclude il Ft facendo riferimento alla recente decisione dei Graham di vendere il Washington Post.
@Gabriele_Scarpa
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