Copyright, la Fieg attacca Telegram

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E’ scontro tra la Fieg e Telegram sul diritto d’autore. La Federazione Italiana Editori Giornali ha annunciato l’avvio di una procedura per rimuovere contenuti editoriali presenti sulla nota applicazione di messaggistica. Sono infatti stati individuati vari canali attivi che diffondono ogni giorno popolari quotidiani e riviste. Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg, ha sottolineato che Telegram è un esempio pratico dello sfruttamento arbitrario di contenuti protetti da copyright, non giustificabile dal diritto all’informazione. Riffeser Monti ha evidenziato la sempre più crescente disponibilità di interi articoli o testate su app o piattaforme chiuse, come Whatsapp e lo stesso Telegram.
L’azione contro l’applicazione è solo una piccola parte della più ampia battaglia condotta dalla Fieg contro i siti pirata. La collaborazione con il Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza e l’utilizzo del Regolamento AGCOM a tutela del diritto d’autore hanno consentito il blocco di 34 siti pirata e la rimozione di 1500 pubblicazioni illecite. Riffeser Monti ha snocciolato diversi numeri a suo favore: 100.000, i file pdf illegali rimossi; 35, la percentuale di riduzione del traffico dei siti pirata; 2, i milioni di pagine di siti pirata deindicizzati. Riffeser Monti ha promesso una battaglia costante per la tutela del diritto d’autore, al fine di garantire una informazione libera e di qualità. Sono parole che hanno una grande eco nei giorni successivi alla bocciatura della direttiva sul copyright presentata dalla Commissione giuridica del Parlamento europeo e bocciata dal plenum dello stesso. Casistiche diverse, ma stessa finalità, quella protezione del diritto d’autore che sul web è quasi utopia.

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