Modernizzazione del sistema distributivo, interventi nell’assetto del mercato pubblicitario, dove troppo potere ha la televisione, e nuovo impianto normativo che protegga i contenuti prodotti dagli editori: è su questi argomenti che Carlo Malinconico (nella foto), presidente Fieg, punta l’indice per il rilancio dell’editoria in Italia.
“La crisi economica ha colpito i due settori per noi più sensibili – ha detto Malinconico in occasione della presentazione della relazione sulla stampa in Italia 2008-2010 – ovvero le vendite e la pubblicità”. Per superare la congiuntura negativa serve allora “un ambiente più favorevole allo sviluppo – continua Malinconico – e una normativa che non aggravi solo la carta stampata con adempimenti cui sono sollevati gli altri media”.
A confortare il presidente Fieg sul futuro dell’editoria sono i dati emersi dallo studio in merito “alla tenuta degli indici di lettura, con un numero di lettori stabilmente sopra i 24 milioni, e la capillare presenza delle testate giornalistiche nell’area della multimedialità, con siti web che hanno conseguito risultati di assoluto rilievo in termini di contatti: a fine 2010 circa il 50 per cento degli utenti nel giorno medio lo sono di siti gestiti da giornali, con un incremento del 37 per cento nell’ultimo anno”. Quello di cui c’è bisogno da parte del Governo, ha affermato Malinconico chiudendo il proprio intervento, è “una politica industriale di sostegno per assecondare i segnali di ripresa” dal momento che i benefici che ne derivano sono per tutti in termini di “finanze pubbliche, Pil, investimenti e occupazione”.
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