La nuova operazione della Guardia di Finanza di Bari contro i pirati dei giornali sul web ha riscosso il plauso della Federazione italiana degli editori di giornali che sono in prima linea nel contrasto a un fenomeno che, ogni anno, sottrae al mercato dell’editoria introiti per svariate decine di milioni di euro.
L’ultima operazione, anch’essa nata dalle indagini sui gruppi di Telegram che s’adoperano a diffondere illegalmente le copie pirata dei giornali, ha portato alla chiusura di altri dieci siti internet. Per la Fieg che ha espresso “apprezzamento per gli ulteriori risultati di contrasto alla pirateria digitale conseguiti nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari: segno di attenzione per il nostro settore e di impegno concreto nell’attività di protezione del diritto d’autore”, si tratta di un’importante colpo a un vero e proprio reato che inficia le possibilità dell’editoria nazionale.
La Fieg ha riepilogato: “l’operazione che ha portato al sequestro preventivo d’urgenza di 10 siti web pirata, tramite i quali venivano diffusi giornali, riviste ed ebook, le cui copie digitali potevano essere facilmente scaricate attraverso link di collegamento a server esteri. Nel corso delle indagini sono stati identificati i responsabili della distribuzione illecita di migliaia di copie digitali di quotidiani, 9 dei quali indagati per violazione della legge sul diritto d’autore. Nell’agosto scorso alcuni degli indagati erano già stati destinatari di perquisizioni domiciliari in Puglia, Campania, Marche e Lazio”. Quindi gli editori hanno auspicato che “azioni come quella odierna possano aumentare il grado di consapevolezza e di sensibilità in quella vastissima platea di utenti/clienti che alimentano il mercato della pirateria editoriale, spesso ignorando i rischi giudiziari che corrono direttamente e gli ingenti danni economici che provocano all’industria dell’informazione, alla libertà di stampa”.
Ma l’impegno è anche sul fronte istituzionale e resta fondamentale, per gli editori, che si arrivi subito al recepimento in Italia della legge europea sul copyright in modo da tutelare il diritto degli editori rispetto alle piattaforme online che utilizzano le notizie.
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