Il gruppo L’Espresso presenterà ricorso in Cassazione contro la sentenza della Commissione tributaria regionale (Ctr) di Roma che lo ha condannato a pagare 454,79 miliardi di lire (pari a circa 234,88 milioni di euro), per fatti risalenti all’esercizio 1991. «La Ctr ha dichiarato legittima», hanno precisato dallo stesso gruppo editoriale, «la ripresa a tassazione di 440.824.125.000 lire per plusvalenze, ad avviso della commissione, realizzate e non dichiarate e di 13.972.000.000 lire per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio». Ma L’Espresso «rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accolti in due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati insussistenti in sede penale». Ieri il titolo ha chiuso in borsa a -5,43%.
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…