ESPOSTO ARTICOLO21 AD AGCOM SU SOSPENSIONE TALK SHOW

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La recente decisione del consiglio di amministrazione della Rai di sospendere fino alla data delle elezioni regionali i programmi informativi del servizio pubblico costituisce “una palese violazione delle disposizioni del testo unico della radiotelevisione e del contratto di servizio”. Esordisce così il titolo dell’esposto presentato da Articolo21 all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in merito alla sospensione dei talk show politici.
“L’appello – spiega il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti – è stato presentato per conto dell’associazione dal suo segretario, l’avvocato Tommaso Fulfaro, e serve per rimarcare la nostra netta contrarietà ad ogni bavaglio alla liberta di informazione, proprio in un periodo, quello elettorale, in cui ci sarebbe bisogno di allargare gli spazi di informazione piuttosto che restringerli o cancellarli”.
“La Rai – scrive Articolo21 nell’esposto al presidente Agcom Corrado Calabrò – ha l’obbligo, ai sensi dell’art. 45 del TU n. 177 del 2005, di garantire un adeguato numero di ore di trasmissione all’informazione nelle fasce orarie di maggiore ascolto nonché l’obbligo di trasmettere programmi di approfondimento informativo (cfr. art. 4 contratto di servizio 2007/2009). La decisione della Rai, peraltro, non trova fondamento nella regolamentazione della par condicio approvata dalla Commissione di vigilanza che invece nulla impone circa la sospensione dei programmi informativi (può essere esclusivamente variato, in linea eccezionale, il palinsesto per inserire delle tribune elettorali)”.
“Pertanto – conclude l’esposto – considerato che ai sensi dell’art. 48 del citato TU l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è tenuta alla verifica dell’esatto adempimento degli obblighi del servizio pubblico e all’irrogazione delle relative sanzioni, si chiede l’urgente apertura di un procedimento in ordine a quanto sopra rappresentato”.

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