Editoria

Emendamento ammazza editoria, il Governo procede spedito

Ci siamo, la piccola editoria sta per scomparire. L’emendamento prevede che siano “progressivamente ridotti fino alla loro abolizione” i contributi all’editoria. Inoltre, la nuova norma che si vuole introdurre stabilisce che a valere sul fondo per il pluralismo vi siano delle forme di finanziamento per progetti di promozione della “cultura della libera informazione plurale”. FNSI e CNOG: taglio fondo editoria mette a rischio posti di lavoro La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti (CNOG) sono immediatamente intervenuti sull’emendamento che si vuole introdurre facendo sapere di essere “al fianco dei giornalisti di tante realtà editoriali che in queste ore vedono i loro posti di lavoro messi a serio rischio dall’emendamento alla Legge di Bilancio presentato al Senato e che ha come primo firmatario il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli”. “Tale emendamento, – hanno sottolineato – va nella direzione auspicata dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e dal sottosegretario con delega all’Editoria, Vito Crimi. Quella, cioè, di soffocare il pluralismo dell’informazione e di colpire il diritto dei cittadini ad essere informati con il taglio del fondo per l’editoria”. “Non potendo adottare provvedimenti punitivi contro i grandi giornali, il Movimento 5 Stelle avvia un regolamento dei conti con la categoria dei giornalisti, di cui mal sopporta libertà e autonomia, accanendosi contro i più piccoli, realtà che rappresentano il giornalismo di opinione o sono la voce di piccole comunità territoriali o di minoranze linguistiche” hanno affermato Fnsi e Cnog. “Patetico, da questo punto di vista è il tentativo di dare all’emendamento una parvenza di intervento diretto a sostenere le edicole, considerato che l’unico effetto di questa misura, se dovesse malauguratamente essere approvata, sarà quello di svuotare le edicole di giornali e di allargare l’esercito dei giornalisti precari”. “Un risultato che conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la volontà del Movimento 5 Stelle di eliminare qualsiasi voce critica e di instaurare una forma di dittatura del pensiero unico attraverso le piattaforme digitali”, sottolineano ancora Fnsi e Cnog. Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Ordine dei giornalisti assicurano infine che “sosterranno tutte le iniziative a sostegno dei giornalisti e delle testate a rischio di chiusura e auspicano che in Parlamento prevalgano buon senso e rispetto della Costituzione necessari a far sì che questo emendamento socialmente devastante venga respinto”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/manovra-2019-emendamenti-tagli-editoria-Senato-M5S-FNSI-Federazione-Nazionale-stampa-italiana-c970cb35-d113-4648-add3-8ab76272aa5a.html

Redazione CCE

Recent Posts

Circolare n. 27 del 02/05/2024 – Aliquota IVA da applicare ai messaggi autogestiti a pagamento in periodo elettorale diffusi dalle emittenti radiotelevisive

Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…

7 ore ago

Tecnologie innovative: ecco chi ha ottenuto i contributi

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

7 ore ago

Anche l’Europa potrebbe bandire TikTok

Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…

2 giorni ago

Circolare n. 26 del 29/04/2024 – Contributo tecnologie innovative: pubblicati gli elenchi dei soggetti beneficiari

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

3 giorni ago

Mattarella e la luce del pluralismo al tempo dell’algoritmo

È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…

3 giorni ago

Contributi per l’assunzione di giornalisti, ecco cosa c’è da sapere

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

1 settimana ago