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Gomorra. Ecco la Sentenza che proclama il copia/incolla di Saviano (testo in allegato da www.fanpage.it)

Il copia/incolla di Saviano è arrivato al secondo atto. Ricapitoliamo però le cose come sono andate nel tempo: Il Domenicale de Il Sole 24 ORE fa un grande scoop: la copertina del nuovo libro di Roberto Saviano, ZeroZeroZero, ha la stessa immagine di copertina del libro In Fondo al Pozzo diDi Marsico Libri. Edito nel 2012. E prende spunto dalla “banalità” della copertina simile per appoggiare la propria tesi della didascalicità del volume. Commenti legittimi. Anche se poco articolati vista l’esiguità del corsivo.

Il 1 Luglio Il Giornale online rilancia la (ehm…) notizia. Questo il link all’articolo.
La tesi è che probabilmente la Feltrinelli abbia fatto un copia-incolla dal libro della Di Marsico Libri, cambiando soltanto colori e font. “È possibile“, questa è la sentenza. Anche se il titolo “Roberto Saviano ha copiato la copertina del suo ZeroZeroZero?” (almeno c’è il punto di domanda) non è proprio neutro e, soprattutto, il permalink, senza punto di domanda, marchia la pagina con le parole “roberto-saviano-ha-copiato-copertina-suo-zerozerozero “.

Il 1 Luglio Libero quotidiano (stesso giorno) rilancia a sua volta la (ehm) notizia.
Qui il link alla notizia.
Anche qui riportare quanto scritto nella pagina linkata serve: “Per rendersi conto della sua mancanza di creatività, però, non serve sorbirsi tutte le 450 pagine (sic!): basta la copertina. Identica, o comunque molto simile, a quella usata dallo scrittore pugliese Domenico Spadavecchia nel suo romanzo In fondo al pozzo. Un plagio? Chi lo sa. Fatto sta la somiglianza è impressionante“.

Ed eccoci a “Gomorra”. L’accusa mossa a Roberto Saviano? Fa l’eroe ma è un copione: non cita le fonti. Ed ecco che il nuovo guru della sinistra ci ricasca. Come rivela Il Fatto Quotidiano “il risultato è un doppione quasi perfetto. Una riproposizione fedele di pensieri e parole”. Ma che è successo? E’ successo che Saviano ha attinto al lavoro di un altro giornalista, ovviamente senza citare la fonte (come detto, in passato il cronista Giampiero Rossi lo aveva sbugiardato mettendo in evidenza le lampanti somiglianze tra un passo del suo libro e un intervento televisivo di Saviano).

Il caso nasce nel 2008  grazie ad un articolo di Libero, che intervistò il giornalista del quotidiano Cronache di Napoli Simone Di Meo, il quale accusò Saviano di aver copiato tre suoi articoli per stilare il suo best-seller Gomorra: ‘Ci sono stralci di Gomorra che riprendono, alla lettera, inchieste pubblicate dai quotidiani partenopei e non se ne fa mai menzione‘, disse Di Meo. Per questo motivo la Libra, editore di Cronache di Napoli e del Corriere di Caserta, nel 2008 chiese un risarcimento di 300mila euro: dopo l’assoluzione in primo grado, con tanto di pagamento dei danni in favore dello scrittore, arriva ora per Saviano la condanna in Appello.

SENTENZA CONDANNA SAVIANO

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